L’apprendimento all’uso del vasino, nel bambino, di solito non inizia mai prima dei 18-24 mesi, l’età in cui il  bambino acquisisce il controllo degli sfinteri, ed è in grado di percepire lo stimolo e quindi di comunicarlo a mamma e papà.

Insegnare al bambino l’uso del vasino richiede tempo e pazienza da parte dell’adulto e deve avvenire in maniera del tutto naturale e graduale, va presentato quando il bambino sembra pronto ed interessato ad apprendere, non bisogna forzare ma dargli il tempo necessario per superare le proprie insicurezze. Fra i 18- 24 mesi il bambino può già presentare interesse e disponibilità all’uso del vasino, ma per alcuni bambini bisogna aspettare i 30 mesi ed oltre.

Di solito se il bambino è davvero pronto, nel giro di una, due settimane riesce anche a toglierlo, altrimenti può trascorrere anche più tempo, ma se vediamo che il bambino ha difficoltà ad imparare oppure vive questo momento in modo non piacevole, allora è meglio sospendere e riprendere dopo un pò di tempo. E’ ciò che ho potuto notare durante la mia esperienza di terapista e nel confrontarmi con altre mamme che hanno già superato questa fase.

Innanzitutto non dimentichiamo che i bambini non sono tutti uguali e che ognuno apprende in modi e tempi diversi. Di solito si procede per gradi e va comunque presentato come un gioco.

Inizialmente  al bambino va presentato semplicemente il vasino, in modo da rendergli l’oggetto familiare, spiegandogli a cosa serve e magari lasciandolo libero di osservare anche i genitori, i fratelli o cuginetti più grandi, quando utilizzano il gabinetto. Successivamente poi, si può far sedere il bambino sul vasino anche vestito mentre guarda, ad esempio, un libro. Dopodichè possiamo metterlo sul vasino dopo ogni cambio di pannolino e poi quando il bambino mostra interesse al vasino, va portato più spesso nel corso della giornata, ad esempio dopo svegliato, dopo i pasti e le merende e prima del sonnellino pomeridiano e la sera prima di addormentarsi, in questo modo creiamo una routine rassicurante per il bambino.

Una volta che il bambino sembra mostrare partecipazione ed ha ormai familiarizzato con il vasino, possiamo togliere il pannolino per qualche ora, e metterlo al momento della nanna. Sicuramente le prime volte il bambino si bagnerà, ma questo lo aiuterà a comprendere che se sente lo stimolo deve avvertire la mamma, per evitare il disagio di sentirsi nuovamente bagnato. Anche noi genitori, dobbiamo stare attenti ed osservare se ci sono segnali da parte del bambino, quando sente lo stimolo per accompagnarlo sul vasino. Può però capitare che non sempre il bambino riesca a fare i suoi bisogni, nonostante abbia imparato ad utilizzare il vasino. Certamente non va sgridato o forzato, nè va lasciato seduto per tanto tempo, ma gli si può dare un libro o un giochino per rilassarlo e se dopo 10 minuti, max 20 minuti non fa niente meglio non insistere e riprovare più tardi.

Il bambino va lo stesso coccolato anche se non fa niente, mentre se riesce nel fare la pipì o la cacca nel vasino, allora va lodato e complimentato battendogli le mani, dicendogli che è stato bravissimo, tale rinforzo la farà sentire fiero e vorrà essere lodato anche le volte successive.

Per i riposini pomeridiani e per la notte, meglio lasciarlo ancora con il pannolino, quando vedete che durante il sonno resta asciutto allora si può provare a toglierlo, ricordandosi comunque di mettere sotto un telo impermeabile sul materasso.

Presto anche a me toccherà educare Marta all’uso del vasino, ormai ha 2 anni ed aspetto la stagione estiva per facilitare le cose. In casa abbiamo già un vasino, comprato insieme a Marta, e la bambina ha già familiarizzato con tale oggetto, anzi qualche volta che io e mio marito l’abbiamo seduta sopra, ha anche fatto  la pipì e due volte la cacca. Solo che non abbiamo continuato ad insistere perchè dopo l’episodio della cacca nel vasino, Marta ha presentato un rifiuto nel sedersi, si è infatti spaventata nel vedere la sua cacca! L’abbiamo lasciata libera nella sua scelta di non sedersi, poi stesso lei ha chiesto di sedersi sul water, e così le abbiamo comprato il riduttore per lasciarla seduta in modo sicuro. Ora come ho detto prima, aspetto qualche mese e poi la lascerò senza pannolino, e vi farò sapere come è andata.

Logicamente aspetto i vostri commenti e suggerimenti per completare al meglio tale apprendimento. L’esperienza di noi mamme, il confrontarci, spesso rende tutto più semplice ed aiuta, a non commettere sbagli.

Info sull'autore

Teresa

Sono mamma, blogger per passione, laureata in terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, da sempre nel settore della prevenzione e riabilitazione, svolgo il mio lavoro presso studi privati e centri di riabilitazione; collaboro con ludoteche per la presentazione di progetti educativi e ludici in età evolutiva