Con il passare del tempo, e quindi dell’età, il bambino scopre e apprende nuove cose, il suo sviluppo è in continua evoluzione. A quest’età ci accorgiamo che il nostro bambino diventa sempre più autonomo. Intorno ai 3 anni ha ormai raggiunto le competenze motorie di base, e la sua motricità continua ad evolvere per quanto riguarda l’equilibrio e la coordinazione motoria sia globale che fine. A 3 anni infatti si arrampica bene, sale e scende le scale autonomamente alternando i piedi (cioè un piede per ogni scalino), corre con facilità, cammina sulla punta dei piedi, tenta di stare in equilibrio su di un piede; intorno ai 4 anni riesce a stare su di un piede solo per pochi secondi, effettua saltelli di seguito o fa un ampio salto da fermo o mentre corre. Anche la coordinazione oculo-manuale è in evoluzione: il bambino mantiene la matita come gli adulti, costruisce torri con più di 10 blocchi, infila grosse perle, disegna linee verticali, orizzontali, circolari, segue un tracciato grafico rispettando la direzione.
Da un punto di vista cognitivo, anche il gioco è in evoluzione: il gioco del “fare finta” con bambole, animali, persone, si arricchisce di nuovi elementi. Tra i 3-4 anni il bambino comprende il concetto di “due”; comincia, a 3 anni, l’associazione dei colori fondamentali e delle forme, intorno ai 4 anni riconosce ormai i colori fondamentali e quelli derivati, e le forme principali; completa i puzzle, comprende ordini complessi, ha il concetto di “pima-dopo” (4 anni), dice il proprio nome, sesso, età. Il linguaggio è caratterizzato dalla frase completa.
A 3 anni si separa facilmente dai genitori, mostra di affezionarsi ai compagni di gioco, e riesce a giocare con loro anche con giochi che prevedono l’alternanza del turno, esprime affetto e una grande varietà di emozioni.
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