Quando ho visto il mio piccolo succhiarsi di continuo il pollice, ho subito pensato che avesse preso uno dei vizi che odio di più! Poi però ho associato questo suo comportamento al fatto che da quando è nato ha totalmente rigettato l’idea di prendere il ciuccio. Che fare quindi? Matteo è un neonato, come si fa a dire ad un piccoletto di pochi mesi “togli il dito dalla bocca”? Qualche tentativo l’ho fatto, ma immaginerete di sicuro il risultato… e quindi mi sono rassegnata. Succhiare il pollice è normale nei neonati e nei bambini piccoli e può portare anche ad alcuni vantaggi, ma se si continua oltre una certa età allora si possono avere dei problemi.
La maggior parte di noi genitori si chiede spesso cosa fare quando vede che il proprio bambino si succhia il pollice e come sempre c’è chi considera tutto ciò parte naturale dello sviluppo del bambino e chi, al contrario, lo considera una cattiva abitudine. Sicuramente se si tratta di bambini molto piccoli, ovvero di neonati, non c’è da preoccuparsi molto, il problema è per tutti quei bambini che superata una certa età (4, 5, 6 anni e più) continuano a succhiare il pollice, in quanto si tratterebbe di una cattiva abitudine.
Tutti i bambini, sappiamo, nascono con un bisogno naturale di succhiare (non a caso già appena nati si attaccano al seno della mamma), un bisogno che diminuisce con l’inizio dello svezzamento. La maggior parte di loro non si limita solo al pollice, ma anche al ciuccio oppure alle mani e agli oggetti in genere, soprattutto i giochini, poi man mano con il tempo smettono, di solito intorno ai 2-4 anni. Per molti bambini però questo bisogno di succhiare continua anche dopo i 5 anni divenendo un’abitudine, un calmante. Difatti i bambini succhiano il pollice per noia, fame, paura, sonno e spesso la causa è legata ad alcune problematiche riguardanti l’ambiente in cui vivono: quando il bisogno di consolazione, nei primi mesi di vita non è stato appagato totalmente a causa di situazioni familiari stressanti o di mancanze affettive.
Quando tale bisogno di succhiare il pollice persiste oltre i 5 anni possono presentarsi problemi nel bambino a livello fisico. Innanzitutto i problemi possono interessare i denti ed il palato proprio perché intorno ai 5 anni iniziano a spuntare i denti permanenti e quindi il rischio principale è che quest’ultimi si possano sviluppare in maniera scorretta portando problemi all’arcata dentaria. Inseguito poi si dovrà ricorrere ad un’ortodonzia per correggere il danno. Diciamo che è lo stesso discorso per quanto riguarda il ciuccio!
A parte i denti, problemi potrebbero presentarsi anche per quanto riguarda lo sviluppo del linguaggio e sociale. Pensate quanto sia difficile pronunciare correttamente le parole se si ha un dito in bocca costantemente! (nei casi più assoluti ovviamente). I bambini che trascorrono tanto tempo a succhiare le dita possono presentare un ritardo nel parlare o qualche difetto di pronuncia. Per quanto riguarda la sfera sociale, un bimbo della scuola elementare con pollice in bocca può diventare un bersaglio da prendere in giro a causa del suo vizio.
Certo tutto ciò può accadere se uno dei nostri figli continua a succhiare il pollice dopo una certa età, ma secondo alcuni esperti, nei primi mesi di vita e nel primo anno succhiare il pollice non è poi tanto negativo. Innanzitutto per il bambino piccolo è un auto-calmante infatti succhiarsi il dito è un modo semplice per calmarsi da soli durante il giorno e soprattutto durante la notte. Questa abitudine aiuta il bambino e divenire più indipendente, lo tranquillizza, perché a differenza del ciuccio, il pollice è alla sua portata sempre tutte le volte che ha paura, o si distacca dalla figura di riferimento ed ha quindi bisogno di consolazione. Inoltre qualche studio conferma che i bambini che succhiano il pollice sono a minor rischio di sviluppare allergie in quanto si è più esposti ai microbi, rinforzando il sistema immunitario.
La maggior parte dei bambini abbandonano spontaneamente quest’abitudine nel corso del tempo quindi niente panico se il nostro bimbo succhia il dito appena nato o quando è molto piccolo! Ma se ciò persiste tocca a noi genitori intervenire magari come succede nel caso del ciuccio, trovando un qualcosa come auto-calmante, o distraendo il piccolo con qualche attività o giochi in modo da tenere le manine impegnate. Se il bimbo verrà premiato ogni qualvolta non porta il dito alla bocca in determinati tempi stabiliti, vedrete che sarà più propenso a collaborare a ad abbandonare questo vizio.
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