sesto meseIl mio piccolo Matteo, ha compiuto da poco sei mesi di vita e che sta crescendo e cambiando lo si nota subito! Me ne accorgo giorno dopo giorno e tutto ciò non può che rendermi felice e curiosa di vedere come sarà nei prossimi mesi. Conoscendo le tappe di sviluppo di un neonato, so per certo che prossimamente ci saranno ulteriori cambiamenti e traguardi importanti che lo renderanno un bimbo autonomo. Il sesto mese di vita, nel bambino in generale, è caratterizzato,infatti, da tanti progressi che riguardano le varie aree di sviluppo. Non dimentichiamo che appunto al sesto mese di vita i bambini sono a metà strada dal primo anno e quindi a partire da questo momento impareranno tantissime cose.

Un momento molto importante che caratterizza il sesto mese è lo svezzamento. Magari qualcuno inizia intorno al quinto mese (anche io ho preferito iniziare un pò prima), ma diciamo che a partire dal sesto mese tutti i bambini possono essere svezzati. Il periodo dello svezzamento è un periodo delicato per il bambino da un punto di vista psicologico in quanto comincia a distaccarsi dalla figura materna e inizia così ad esplorare e a prestare maggiore attenzione al mondo circostante; è inoltre un periodo emozionante per il bambino che assaggia nuovi gusti e consistenze di cibo. La fase dello svezzamento va vissuta con tanta pazienza, disponibilità e tranquillità da parte della mamma, così facendo il piccolo vive serenamente il graduale distacco dalla figura materna, che resterà comunque un punto di riferimento per tutto il suo periodo di crescita.

Contemporaneamente a questa fase, che noi (io e Matteo) stiamo superando finalmente con meno difficoltà rispetto al periodo iniziale, il bambino comincia ad essere più presente e partecipe alla vita sociale e familiare. Dopo che per mesi è stato attratto da colori vivaci ed oggetti grandi, adesso possiamo notare che il bambino presta attenzione a cose più piccole e a piccoli particolari di un oggetto. Ad esempio Matteo afferra le etichette dei peluches, oppure  nota i più piccoli dettagli:  i miei orecchini, un bottone sulla maglietta, il naso dell’orsacchiotto. E’ buffo perchè tenta di afferrare tutto con le manine anche se per le cose molto piccole non sempre riesce! A questa età, inoltre, il bambino è affascinato nel toccare le cose di diversi materiali: gli piace la sensazione dell’acqua che attraversa le dita (lavare le manine sotto l’acqua che scorre lo diverte tantissimo!), toccare e stropicciare i fogli di carta, mettere le manine nel piatto della pappa… Stimolare i sensi, ed in particolare il tatto, è un’attività importante in quanto favorisce anche le sue capacità di attenzione e di curiosità.

Anche lo sviluppo motorio è in evoluzione. Alcuni bambini già scelgono una modalità per spostarsi, altri non lo fanno ancora. Matteo adesso sta seduto da solo e tenta di spostarsi buttandosi in avanti, passando così in posizione prona, ma è un pò sfaticato in realtà ed effettua solo qualche tentativo di strisciamento. Beh non è detto che dovrà per forza strisciare o gattonare, non tutti i bambini infatti lo fanno. Qualcuno preferisce poi raggiungere direttamente la deambulazione autonoma.

Il linguaggio a questi mesi è fondamentale. Parlare al bambino, qualsiasi cosa si stia facendo con lui è un ottimo modo per stimolare il suo linguaggio. La ripetizione è la chiave di tutto! Molto presto il bambino utilizzerà gli stimoli che gli sono stati dati.

Lasciarlo giocare su di un tappeto è un ottimo passatempo. Anche solo per pochi minuti, senza metterlo ovviamente quando non ne ha voglia. I giochi e le attività da svolgere durante tutto il sesto mese sono: toccare e sentire.

Toccare: basta raccogliere cose di tessuto e materiale diverso. Inoltre anche giochini di varie forme e dimensioni sono indicatissimi a quest’età in quanto aiutano il bambino a sviluppare la coordinazione occhio-mano.

Sentire: cantare canzoncine, pronunciare sillabe diverse, suoni forti e deboli, pronunciare i versi degli animali. Sono tutte attività che interessano al nostro piccolo e lo spronano all’imitazione e all’interazione con noi adulti.

E’ sempre importante ricordare che ogni bambino è diverso e segue il suo sviluppo e raggiungerà una determinata tappa solo quando davvero si sentirà pronto a seconda dei suoi tempi. Non serve fare differenze con altri bambini o addirittura forzare il bambino a fare determinate cose. Io consiglio sempre alle mamme di consultare il pediatra o comunque uno specialista dello sviluppo infantile, se qualcosa ci preoccupa o se riteniamo che il nostro bambino sia indietro rispetto alle tappe evolutive. A volte siamo solo troppo ansiose, altre volte però un semplice dubbio può aiutarci a crescere il nostro bimbo con tranquillità e se è il caso di aiutarlo meglio iniziare quando sono molto piccoli!

 

 

Info sull'autore

Teresa
Teresa
Sono mamma, blogger per passione, laureata in terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, da sempre nel settore della prevenzione e riabilitazione, svolgo il mio lavoro presso studi privati e centri di riabilitazione; collaboro con ludoteche per la presentazione di progetti educativi e ludici in età evolutiva

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