E’ facile giudicare l’operato degli altri, ma non tutti sono abituati a criticare se stessi! Eppure dubitare di se stessi è il primo segno di intelligenza. Noi mamme poi, siamo le prime sempre pronte a criticare e giudicare le altre e se spesso evito pensando di essere io a sbagliare, questa volta una critica devo assolutamente farla. Andando al parco mi capita spesso di vedere molti bambini non rispettare il proprio turno sulla giostra, salgono al contrario sullo scivolo, spingono per passare prima. Lì per lì non mi pongo molto il problema perché so che questa è “palestra di vita” per mio figlio Francesco. Infatti penso che sia importante imparare ad avere a che fare con tutti, a farsi rispettare e a difendersi da soli. Guardo quindi finché c’è solo da guardare, ma ad un certo punto inizio a criticare anche io!!! Questi bimbi non sono venuti da soli al parco, di sicuro sono con le loro mamme o i loro papà… Mi guardo intorno e vedo genitori intenti a chiacchierare tra di loro, genitori al cellulare, mamme che chattano o mandano messaggi vocali… Genitori che fondamentalmente guardano giusto per guardare ma non sono attenti al comportamento dei propri bambini. E allora mi faccio le mie ragioni… La colpa non è dei bambini, loro sono solo “Bambini” appunto, dovremmo essere noi genitori, adulti, a fagli capire cosa sia giusto e cosa sbagliato, richiamandoli quando opportuno e siamo sempre noi a dovergli inculcare delle regole e fargli capire che anche in una realtà di svago, di libertà, com’è il parco giochi, tali regole vanno rispettate!!!
Insomma, basterebbe guardare semplicemente i cartoni animati di oggi, che da questo punto sono molto educativi… alzi la mano chi non conosce a memoria le puntate della saccente Peppa Pig: ce ne è una, appunto, dove Peppa va al parco con il nonno e George, ed è proprio Peppa (con la sua solita area so tutto io 😀 ) a dover spiegare le regole del parco al nonno!!! Si rispetta il proprio turno, sia grandi che piccoli… E’ pur vero che molto spesso al parco ci si ritrova con bambini di età diverse, magari i più grandi si scocciano di aspettare il più piccolo di turno che fatica a salire o sta lì sullo scivolo e stenta a scivolare. Ma ciò non giustifica il voler prevaricare, il voler superare… Sarò sicuramente pesante come mamma, ma quando Chicco si ritrova sulle giostre con bambini più piccoli cerco di fargli capire che deve anche stare attento a loro e se necessario aiutarli… “Chicco anche tu quando eri piccolo ci mettevi tempo per scendere dallo scivolo! Dai una mano al bimbo piccolo!”
Altra scena classica da far saltare i nervi, è l’attesa estenuante del turno all’altalena, i bambini stanno li tutti in cerchio intorno alla giostrina a guadarla andare su e giù per ore, sperando che prima o poi si liberi!!! Ora mi chiedo, tu madre o padre che ci vedi e mi senti dire a Chicco “se vuoi andare sull’altalena devi aspettare il tuo turno, appena il bambino finisce il suo turno, andiamo noi” perché fai finta di nulla? Non dico che devi mettere il timer ma non mi sembra neanche giusto il menefreghismo con cui dopo 25min sei ancora li a spingere nonostante la mia faticosa gestione dell’attesa di mio figlio e di tutti i bimbi in fila!
Spesso, mi sembra di essere la sola madre che dice “Chicco non si fa! Chicco rispetta il turno! Chicco ora tocca ad un altro bambino! Chicco non si sale al contrario sullo scivolo, attento ai bambini che scendono! Chicco attento ai bambini contromano!”. Ma scusate, sono che io sono “pesantona”??? Qualche volta inoltre, mi sono trovata nella situazione di dover riprendere uno dei bambini che nel suo “gioco senza regole”, spingeva, urtava o strattonava Francesco e gli altri, per poi ritrovarmi a discutere con la mamma inferocita… SCUSA, MA TU DOV’ERI QUANDO TUO FIGLIO SPINGEVA IL MIO E GLI ALTRI??? Io richiamo tuo figlio perché tu non ci sei, stai facendo altro, perché non posso e non voglio dire a mio figlio “se ti spinge fallo anche tu” non voglio assolutamente insegnare a mio figlio a difendersi con la forza e l’aggressività.
Anche andare al parco, così diventa uno stress! Sempre pronti a giudicare, ad accusare ma mai a porre in dubbio se stessi …“Palestra di vita” sia per i bambini che per le mamme, per me che purtroppo non so essere molto diplomatica, per me che purtroppo parlo più con la mimica facciale che con le parole!
Situazione anomala quando ci si trova a casa propria o a casa di amici ma con altri bambini; si, è vero, sono bambini ma non vanno giustificati per questo, e non ammetto i genitori che dicono “Vabbé sono bambini” e magari te li ritrovi che saltano sul divano con le scarpe, scrivono sui muri, aprono mobili, rompono giocattoli… Fortunatamente io e le mie amiche Emma e Sabrina almeno quando ci vediamo siamo sulla stessa lunghezza d’onda, ma a volte veramente ci assale il dubbio che siamo noi esagerate…
Chiudo questo sfogo con le parole della dottoressa Tinto che ho sentito in un’intervista a Radio Cusano “i bambini non nascono cattivi” ricevono il nostro imprinting. Il richiamarli all’ordine, il far capire che ci sono regole da seguire al parco o a casa di amici non può che essere di esempio, non può che fargli bene. E da qui il mio pensiero più critico: “il problema non sono i bambini sono i genitori”!
Voi che ne pensate?
Penso che i bambini devono crescere liberi correre e giocare e che in primis bisogna tornare noi bambini bisogna avere empatia nei loro bisogna insegnarli il rispetto per gli altri e per l ambiente e ogni essere vivente .
Scusami,ma io invece sono stufa di sentire mamme che hanno i figli dire educati che rispettano turni come al supermercato…i bambini sono bambini…ogni tanto si fanno i dispetti…non ingigantite anche una passeggiata o un piccolo scontro al parco giochi….la mamme che chiacchierano non fanno male a nessuno…e anche se un bambino deve aspettare mezz’ora per il suo turno,che aspetti…o impara a farsi rispettare o va via….su via donne,il parco è solo un parco
Premesso che i bambini sono bambini ed è giusto che giochino liberi al parco, e va benissimo anche che litigano. Penso invece che chi ha scritto il post si lamentava piuttosto che un bimbo sta ore su un’altalena e gli altri tutti ad aspettare… solitamente come mamma, se mi trovo in questa situazione suggerisco ai miei figli di cambiare giostra e quando sarà libera l’altra potranno andarci. Però una volta che salgono su di una giostra non li lascio ore ed ore perchè essendo tutti bambini, uguali, non mi sembra giusto che altri aspettano. Il bambino va educato anche a “mettersi nei panni dell’altro”…un pò di empatia non fa male già da piccoli e nelle situazioni di gioco. In questo modo tutti tornano a casa felici perchè grazie ad una giostra hanno imparato la condivisione!
Eh si Giusy… hai davvero ragione! A volte è uno stress anche andare al parco per far divertire un pò i nostri bambini! Purtroppo non è colpa dei bambini…la colpa è la nostra… di noi genitori… noi siamo “l’esempio”, non dimentichiamo che siamo i loro primi “educatori”. Io continuo come te a dare regole ai miei figli, ad andare controcorrente in questa società di genitori “assenti”!