Lo svezzamento è il primo importante momento di parziale distacco dalla figura materna. Occorre cercare di rispettare i tempi del bambino e di rendere sereno tale momento.
La parola “svezzare” significa abituare il piccolo ad un’alimentazione diversa dove i nutrienti provengono anche da fonti diverse e non solo dal latte.
Lo svezzamento è un passaggio graduale che necessita di attenzioni specifiche per assecondare lo sviluppo dell’organismo del bambino.
Ma quando iniziare lo svezzamento?
Il momento ideale verrà comunque suggerito dal pediatra che conoscendo il bambino potrà indicare alla mamma il periodo giusto per iniziare. Di solito si inizia fra il 4 e il 6 mese e si procede con gradualità nei mesi successivi.
Bisogna tenere conto infatti che il piccolo è abituato ad un sapore e ad una consistenza diversi da quelli dei cibi che andremo a proporgli: proprio per questo motivo, è bene prepararlo con calma a sapori sempre nuovi.
Inizialmente, infatti, si può optare per una pappa piuttosto liquida, magari allungata con del brodo vegetale, per dare una consistenza molto simile al latte, al quale il piccolo è da sempre abituato.
Superato lo scoglio della consistenza e del sapore, è possibile iniziare a nutrire il piccolo con alimenti sempre nuovi, tenendo sempre presente due regole importanti: per i bambini generalmente allattati in maniera naturale sarebbe ideale iniziare con una pappa a base di carne, che possa fornire il giusto apporto di ferro e proteine. I bimbi che invece sono stati allattati artificialmente, potranno gradualmente abituarsi alle consistenze solide attraverso una pappa a base di frutta in grado di arricchire la dieta di fibre ed elementi fondamentali alla crescita.
Quando è arrivato il momento di svezzare la mia piccolina ero molto emozionata. Mi chiedevo se fosse riuscita a mangiare con il cucchiaino o se avesse preferito il momento della pappa alla tetta. Queste e tante altre domande mi assalivano e mi mettevano un pò di ansia, ma in realtà potevo già immaginare le risposte semplicemente vedendo come Marta cresceva. Infatti solo a guardarla si percepiva che con la pappa non ci sarebbero stati problemi. Come mamma alla prima esperienza sono stata molto fortunata!
Ho iniziato lo svezzamento a Settembre, quando sono ritornata a lavoro dopo la maternità e Marta aveva 5 mesi. Nella dieta iniziale, il pediatra, ha introdotto la pappa a pranzo, composta da crema di riso o semolino con brodo vegetale ed omogeneizzato di carne bianca. Qualche cucchiaino di frutta a merenda in aggiunta alla poppata di latte materno e la sera, latte per le prime settimane sostituito successivamente dalla pappa.
Marta è stata bravissima, la cosa più difficile per lei è stato capire come posizionare la lingua nel momento in cui si introduceva il cucchiaino nella bocca, ma comunque ha imparato in fretta. Per il resto ha gradito fin da subito qualsiasi pappa gli preparassi abituandosi senza difficoltà ai vari sapori. Che dirvi? In fondo l’ostetrica l’aveva detto già in clinica: “questa bimba è nata affamata”.
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