I bambini e gli animali domestici sono una coppia perfetta! Gli animali domestici fanno parte della vita di molti bambini: non c’è bambino infatti che nella sua vita non ha avuto un pesciolino rosso, un uccellino, un coniglietto, un criceto, anche se quelli preferiti dai bambini restano, a mio avviso, i cani e i gatti, forse perchè sono quelli che più interagiscono con noi umani, soprattutto i cani. Infatti non a caso il cane, tra tutti, è il mio animale domestico preferito!!!! Io e mia sorella, così come mia mamma quando era giovane, siamo cresciute con il cane in casa, quindi sono molto di parte! Anche quando è nata Marta, a casa di mia mamma c’era ancora Molly, la nostra cagnolina meticcia, che per due anni ha fatto compagnia alla mia bambina mentre io ero a lavoro. Purtroppo ora non c’è più, ma Marta ha ancora il suo ricordo di quando giocava con lei con la palla! Insomma avere un cane o un gatto in casa è sempre una gioia per tutti grandi e piccini, ma  soprattutto i bambini godono molto della loro presenza e della compagnia da loro offerta.

Molte sono le famiglie, infatti, che scelgono di  adottare dei piccoli cuccioli di cane o gatto per i loro bambini, e tanti sono anche i bimbi che nascono in famiglie dove l’animale è già presente. Un bambino che impara a prendersi cura di un animale, trattandolo con pazienza e gentilezza, imparerà a trattare le persone allo stesso modo. Avere in casa un animale domestico non è solo fonte di divertimento e di compagnia per il bambino, ma la loro presenza li aiuta nello sviluppo psicomotorio, difatti lo sviluppo fisico, emotivo, sociale e cognitivo può essere aiutato dall’interazione con l’animale. I bambini cresciuti con animali in casa mostrano infatti molti benefici. Sviluppano l’autostima, la fiducia in se stessi e negli altri, inoltre sviluppano la comunicazione non verbale, l’empatia, la compassione, sono maggiormente pronti ad affrontare le grandi difficoltà e separazioni, (come la morte dell’animale domestico), che fanno parte della vita di ognuno; attraverso di loro si può insegnare il rispetto per gli altri esseri viventi, e forniscono un legame con la natura in generale.

Gli animali domestici possono facilitare i vari aspetti dello sviluppo emotivo, come l’autostima e il senso di responsabilità, poichè i bambini, di diverse età, prendendosi cura del cane, ad esempio, costruiscono la fiducia in se stessi. Logicamente le responsabilità di un bambino nel prendersi cura dell’animale devono essere appropriate all’età, infatti un bambino di tre anni può partecipare alla cura del cane, aiutando l’adulto a mettere il cibo nelle ciotole. Intorno ai cinque anni,poi,  si può iniziare a coinvolgere il bambino anche in attività di toelettatura di base; come poi il bambino raggiunge l’età della scuola elementare fino poi all’adolescenza, man mano che diventa grande e sempre più autonomo, allora  può iniziare a portare fuori il cagnolino in modo indipendente e prendersi così cura totalmente dell’animale.

Soprattutto per i bambini, gli animali domestici possono essere meravigliosi facilitatori sociali. Un animale domestico può essere il ponte tra un bambino meno socialmente attivo ed un suo compagno di gioco poichè i bambini sono più inclini ad avvicinarsi ed interagire con un bimbo che sta giocando con un animale domestico. Anche per lo sviluppo fisico e per la motricità la presenza di un animale può essere d’aiuto per un bambino. Giocare a palla con il cane, correre con lui all’aperto permette al bambino di muoversi e abbandonare la sedentarietà.

Importante resta comunque la scelta di un animale domestico appropriato alle esigenze personali dell’adulto e della famiglia. Inoltre prendersi cura dell’animale, nonostante sia importante per lo sviluppo del bambino, richiede comunque di tener presente di alcune regole. L’ Accademia Americana di Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (AACAP) suggerisce alcune linee guida da seguire: scegliere l’ animale domestico più appropriato e giusto per la famiglia, la casa e lo stile di vita, sempre meglio evitare animali aggressivi o esotici, ma comunque adatti ai bambini; i bambini molto piccoli di età inferiore ai tre/quattro  anni devono essere monitorati continuamente dall’adulto quando sono con l’animale; anche se il bambino risulta abbastanza grande ed in grado di prendersi cura dell’animale è sempre meglio che il genitore controlli e supervisioni la cura dell’animale; ai bambini deve essere ricordato che gli animali sono come le persone e che hanno bisogno di esercizio fisico, di cibo e di acqua; i genitori sono modelli, i bambini imparano ad essere responsabili dell’animale seguendo ed osservando il comportamento dei genitori.

La scelta di un animale domestico porta spesso dubbi e scoraggia le mamme poichè pensano che possa trasmettere malattie ai propri bambini, anzi al contrario, studi hanno dimostrato che vivere a contatto con animali rende il sistema immunitario del bambino più forte, e poi considerato che l’animale, tipo il cane, vivendo in casa è sempre sotto controllo del veterinario per le visite e le vaccinazioni, il bambino non corre alcun rischio stando a contatto con quest’ultimo. Logicamente vanno sempre prese in considerazione anche le normali regole igienico sanitarie per una corretta convivenza e un sano rapporto tra bambino e animale.

La supervisione di un adulto deve essere costante soprattutto in presenza di un bambino. Per tale motivo la scelta di adottare un animale domestico deve partire innanzitutto dai genitori, e deve essere una scelta consapevole, non semplicemente per assecondare i capricci dei figli. La presenza di un cane, gatto o animale che sia, in famiglia richiede impegno, più tempo e più accorgimenti per la pulizia di casa, l’animale non deve essere considerato un giocattolo, ma nel rispetto della sua specifica natura, può essere paragonato a un altro membro della famiglia, ad un compagno di vita. Se non si è convinti della scelta di prendere o meno un animale meglio pensarci su e aspettare il momento giusto per tutta la famiglia.

Info sull'autore

Teresa

Sono mamma, blogger per passione, laureata in terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, da sempre nel settore della prevenzione e riabilitazione, svolgo il mio lavoro presso studi privati e centri di riabilitazione; collaboro con ludoteche per la presentazione di progetti educativi e ludici in età evolutiva