Quali sono gli accessori per la pappa da utilizzare all’inizio dello svezzamento ?
Devo ammettere che quando ho iniziato lo svezzamento a mia figlia Marta, pur essendo alla prima esperienza di mamma, non ho utilizzato tutti gli accessori che esistono in commercio per la pappa. Poi con il passare del tempo, quando Marta è divenuta più autonoma e mostrava interesse nel mangiare da sola, allora ho utilizzato stoviglie indicate per lo svezzamento, colorate e allegre, facili da afferrare e da utilizzare senza timori.Quindi nelle prime fasi dello svezzamento ho utilizzato solo alcuni tra gli accessori presenti in commercio (il seggiolone e la tazza dotata di tettarella).
Ma per le mamme più precise, che vogliono affrontare serenamente il momento della pappa, è giusto lasciare qualche informazione più dettagliata riguardo gli accessori presenti in commercio, utilissimi per lo svezzamento.
Il Seggiolone: è il posto specifico per la pappa, ha un ruolo importante in quanto dà la possibilità al bambino di partecipare e condividere con i fratellini e genitori il momento della pappa. In commercio ne esistono tantissimi, si consiglia un modello che possa seguire la crescita del bambino dai 5-6 mesi ai 3 anni, dotato di sdraietta e di apposito riduttore, per facilitare un corretto avvio dello svezzamento. A Marta è stato regalato un seggiolone con queste caratteristiche e ci siamo trovati benissimo dal primo giorno che abbiamo iniziato a svezzarla. Peccato che verso i 18 mesi, mia figlia ha deciso di abbandonarlo, ha preferito stare seduta a tavola come noi grandi! Logicamente deve essere sicuro per evitare cadute del piccolo, in modo da lasciarlo giocare mentre gli viene preparato il pasto. Oltre al seggiolone, risulta utile anche il seggiolino che si aggancia direttamente al tavolo. Anche questo è stato regalato a Marta, e l’ho portato subito dalla nonna per utilizzarlo quando eravamo a pranzo o a cena lì.
Il cucchiaino: Non tutti i bambini si adattano facilmente al cucchiaino al momento dello svezzamento perchè sono abituati ad alimentarsi esclusivamente succhiando il latte, devono abituarsi gradualmente e capire che questo è un nuovo modo di mangiare. Per i più piccolini esistono cucchiaini morbidi in silicone per garantire una massima delicatezza sulle gengive, con un’impugnatura anatomica per facilitare la presa. Nelle prime fasi dello svezzamento meglio non riempirlo, e per aiutare il bambino va inserito in bocca fino a metà lingua.
Il piatto: Ne esistono tanti in commercio di piatti indicati per lo svezzamento, a partire dai 6 mesi, coloratissimi, allegri che rendono sereno il momento del pasto. Devono essere antiscivolo, di materiale infrangibile, con una base in gomma per impedire al bambino di spostarlo con le manine. Per i bambini, invece, più lenti a mangiare, sono disponibili dei piatti termici (con un piccolo serbatoio che contiene acqua calda) che mantengono a lungo la giusta temperatura e permettono al bambino di mangiare con tutta tranquillità.
Le tazze: Una prima tazza indicata, per le prime fasi dello svezzamento, è quella dotata di tettarella, con forma e dimensioni pensate apposta per il bambino, che gli permette di arrivare a bere autonomamente e passare, così, dalla funzione di “succhiare” a quella di “bere”. Gradualmente il bambino deve acquisire una posizione delle labbra e della lingua diversa da quella tipica della poppata, e questa graduale modifica delle labbra avverrà adattandosi a strumenti diversi, passando dal beccuccio al bordo di un bicchiere imparando, inoltre a controllare flussi di liquido sempre maggiori.
Commenti