Giocare con le macchinine è un gioco che appassiona molto i bambini, soprattutto i maschietti, fin da quando sono piccoli e li accompagna nella loro crescita. E’ un gioco che li attira, li intrattiene anche per lungo tempo sia a casa, che alla scuola materna, che in ludoteca… e in vari ambienti e in qualsiasi momento della giornata. Può sembrare per noi adulti un gioco afinalizzato, un semplice passatempo del bambino ed invece, come quasi tutti i giochi, anche giocare con le macchinine ha i suoi obiettivi e le sue finalità utili per la crescita e lo sviluppo del bambino.
Ho sempre utilizzato le macchinine per favorire il gioco di condivisione e lo scambio relazionale tra bambini oppure tra bambino e adulto. Giocare con le macchinine difatti può diventare un divertentissimo “gioco a squadre” dove si possono creare delle sfide, delle gare magari facendo correre il più lontano possibile la propria macchinina; oppure con una sola di esse ogni bambino può decidere di tirarla all’altro (proprio come la palla) “io la spingo verso te e tu verso di me” e in questo “scambio” i bambini interagiscono e si relazionano tra loro. Inoltre durante il gioco vi è nei bambini (o nei giocatori) un’ attenzione condivisa, la condivisione del giocattolo (in questo caso le macchinine) e dello spazio di gioco. Per questo motivo se vi è un bimbo che ha “una difficoltà” in quest’ambito dello sviluppo, e mostra interesse verso le macchinine, allora gli si può presentare questo tipo di gioco!
Giocare con le macchinine aiuta a sviluppare nei bambini il gioco del “far finta di…” dove ogni bimbo riproduce nel gioco momenti simili alla realtà e simili quindi al mondo di noi adulti: macchinine, camion, moto etc… che si muovono in giro (per strada), corrono, si fermano al semaforo, fanno il pieno di benzina, salgono e scendono dai garage…etc… Insomma i bambini con la loro fantasia riescono a ricreare situazioni di gioco proprio come può succedere giocando con la cucina, con le bambole, al dottore, e così via.
E durante il gioco i bambini possono imparare ad apprendere nuove regole, a rafforzare e/o interiorizzare i tempi di attesa (con il Pronti Partenza Via!). Ma le macchinine sono utili anche per imparare a categorizzare gli oggetti: suddividerle per colore, per grandezza, per categorie (ad esempio automobili, moto, camion…), oppure cercare le più veloci, quelle più lente…
Come dicevo inizialmente è un gioco questo che piace al bambino in generale a qualsiasi età: inizia quando è piccolino con una semplice esplorazione dell’oggetto (della macchinina) fino a quando diventa più grande e prendono forma i vari tipi di gioco (di fantasia, di ruoli…etc…). A noi adulti, genitori, educatori, etc… il compito di presentare al bambino le varie modalità di gioco se in quest’ultimo ciò non avviene spontaneamente. Alcuni bimbi spesso hanno solo bisogno di un input iniziale, di un modello da imitare e poi procedono da soli. E’ pur vero che il bambino potrebbe trascorrere tanto tempo a giocare con le macchinine, importante è capire se si tratta di un gioco di tipo “funzionale” oppure l’approccio con tale oggetto (la macchinina) non è adeguato. Qualche bimbo infatti si ferma ad osservare per molto tempo solo un aspetto, una caratteristica singola dell’oggetto (il rumore che fa, le ruote che girano, oppure l’andare avanti e dietro accompagnandola con le manine); se questo avviene spesso meglio parlarne con il proprio pediatra di fiducia e soprattutto rompere questo schema di gioco che ha il bambino presentandogli le varie modalità di gioco (anche tra quelle sopra citate). Il gioco è importante e sta alla base della crescita, un modo non adeguato di giocare nel bambino può essere un campanello d’allarme per varie patologie (disabilità) dello sviluppo.
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