Come farsi ascoltare dai bambini e soprattutto come assicurarsi che i bambini realmente ascoltano ciò che in quel momento diciamo?
Quante volte vi è capitato di ripetere le cose ad un bambino (in particolare ai propri figli) almeno una decina di volte nonostante sembrava che stesse ascoltando?! Chissà se ci ascoltano davvero quando parliamo!! Magari rispondono anche in modo affermativo ma poi dopo un secondo ritornano sullo stesso argomento come se fosse la prima volta. Almeno con la mia bambina spesso mi capita tutto ciò eppure è una bimba abbastanza attenta e concentrata, in generale, e nello specifico nei discorsi con gli adulti o mentre svolge giochi, etc. A volte però bastano pochi piccoli accorgimenti nel nostro modo di fare, che in un attimo riusciamo a catturare l’attenzione dei bambini e soprattutto l’ascolto da parte loro senza molta fatica. Si, perché solo modificando i nostri comportamenti che possiamo intervenire e agire sui comportamenti sbagliati dei nostri figli. E’ quello che ho imparato in questi anni come mamma e stando a contatto con bambini con o senza difficoltà. Per farsi ascoltare dai bambini dobbiamo quindi modificare alcuni nostri comportamenti.
Innanzitutto partiamo dal modo di comunicare che noi adulti abbiamo nei confronti di un bambino.
I genitori hanno, infatti, diversi modi di comunicare con i loro figli. Alcuni sono pazienti, altri possono sembrare aggressivi, irritati, stressati, alcuni si rivolgono con tono aggressivo, altri con tono autorevole. Il modo con cui si sceglie di comunicare ha un impatto sulla loro capacità di ascoltare e di imparare.
Ma vediamo come fare per farsi ascoltare dai bambini e per catturare la loro attenzione quando noi parliamo. Ecco alcuni suggerimenti:
- Pronunciare il nome del bambino in tono normale; quando si è sicuri che davvero stia prestando attenzione continuare il discorso. Evitare di arrabbiarsi ed urlare perché peggiorerebbe soltanto le cose, piuttosto attendere qualche secondo affinché il bambino possa concentrarsi su ciò che gli stiamo dicendo.
- Utilizzare parole gentili e positive in quanto aiutano a costruire la fiducia in se stessi. Trattarli sempre con lo stesso rispetto che ci si aspetta da loro. Eliminare insulti e i “no” nei discorsi bensì spiegare bene ciò che vogliamo da loro in quel momento.
- Stabilire un contatto visivo: poiché è necessario che il bambino presti attenzione. Meglio sedersi accanto e stabilire un contatto visivo. In questo modo il bambino presta tutta l’attenzione e ascolta ciò che abbiamo da dire.
- Comprendere i loro sentimenti e quindi le emozioni: l’intuizione gioca, infatti, un ruolo fondamentale in una buona comunicazione con il bambino. Assicurarsi di sapere come i bambini si sentono in quel momento prima di accumulare un elenco di responsabilità e richieste su di loro. Cercare di capire se per caso si sentono tristi, delusi, arrabbiati…e far sapere loro che siamo preoccupati e che a noi interessa il loro benessere.
- Essere autorevoli: comunicare con i bambini in modo chiaro, coerente e sicuro di se. Questo aiuta a far capire loro chi comanda e allo stesso tempo metterli sempre davanti a delle scelte suggerendo loro delle alternative.
Noi genitori siamo un esempio per i nostri figli, è importante che loro ci ascoltino ma è ancora più importante ascoltare loro. Se dedichiamo del tempo per ascoltarli, loro saranno più disposti ad ascoltare noi! Buon allenamento reciproco all’ascolto!!
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