Ecco alcuni consigli per allattare al seno in modo sereno e prevenire così alcuni dei disturbi più comuni. Allattare al seno è una dell’esperienze più belle sia per la mamma che per il bambino, e non tutte hanno la fortuna di allattare al seno per diversi problemi o difficoltà che si presentano. Arrivare preparate al momento del parto aiuta molto ad affrontare anche il momento successivo che è l’allattamento. Anche condividere l’esperienza con altre mamme aiuta a prevenire diversi problemi e ad affrontare serenamente l’allattamento.
Io ho allattato al seno Marta, fino al suo 8° mese di vita. Ero preparata a questo momento grazie ai consigli ricevuti al corso preparto e all’aver condiviso tutto ciò con mia cognata Sonia, che aveva già allattato precedentemente. I suoi consigli sono stati utilissimi. E’ normale che all’inizio abbiamo tutte tanti dubbi e paure, l’importante è non cedere subito, ma insistere con molta tranquillità e seguire i consigli che ci sono stati dati.
Vediamo ora, in sintesi, quali sono i principali consigli per allattare al seno in modo sereno.
Innanzitutto è importante attaccare bene il bambino al seno. Il bambino è attaccato correttamente al seno quando la bocca è ben spalancata e contiene, oltre al capezzolo, buona parte della mammella; quando il mento tocca il seno e il labbro inferiore è rivolto in fuori, quando l’aureola quasi non si vede. Attaccare bene il bambino al seno previene le ragadi. Le ragadi sono fastidiosissime e dolorose, spesso quando compaiono molte mamme smettono di allattare. Anche a me è capitato di avere le ragadi ad un seno, proprio perchè da un lato Marta non si era attaccata correttamente. Ho continuato però ad allattare sul dolore, magari quando proprio non potevo ho utilizzato il paracapezzolo di gomma, poi il capezzolo si è sanato con il tempo grazie anche ad una crema a base di lanolina.che mettevo dopo aver allattato.
Scegliere una posizione comoda per la mamma ed il neonato. La posizione classica è quella in cui la mamma è seduta e tiene in braccio il bambino; poi c’è quella sdraiata, utile i primi giorni dopo il parto e quando si allatta che fa molto caldo (ve lo assicuro!); c’è poi quella a presa “da rugby” (che non ho mai sperimentato), che è quella in cui la mamma tiene il corpo del bambino perpendicolare al suo.
Svuotare bene il seno per evitare la mastite ed l’ingorgo mammario: se per caso il bambino non svuota il seno durante la poppata, meglio svuotarlo. Solo una volta a me è capitato. La mia piccola Marta completava sempre le sue poppate!!!
Non c’è una regola fissa per quanto tempo bisogna allattare a poppata. C’è che dice 10 minuti, o 20 minuti a seno, chi consiglia un seno a poppata. E’ importante assecondare le richieste del bambino. Solo così la mamma ed il piccolo troveranno il giusto equilibrio.
L’alimentazione è importante durante l’allattamento, quindi niente diete! Mangiate tutto seguendo la dieta abituale magari con dosi leggermente più elevate.
Non preoccupiamoci se cresce o meno il neonato. Di solito se fa tante pipì, e cacca più volte al giorno, vuol dire che si sta alimentando. Ma poi quando sono sazi sono sempre tranquilli!!!
Non c’è limite all’allattamento. Una mamma può scegliere di allattare fino a quando vuole. L’ OMS (organizzazione mondiale della sanità) consiglia almeno fino al sesto mese di vita.
Riposarsi è importante poichè da un punto di vista fisico, lallattamento richiede tanta energia, quindi è importante non stressarsi e riposarsi durante il giorno. E poi chiedete aiuto e consigli a figure di riferimento, non fate tutto da sole perchè è un momento particolare e va affrontato con chi può darvi consigli (ostetriche, pediatra, chi ha già vissuto quest’esperienza, etc).
In bocca al lupo a tutte voi che affrontate questo bellissimo momento.
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