ImpugnaturaQuando mi trovo in ludoteca a trascorrere un po’ del mio tempo con i bambini, noto che tanti di loro, in età prescolare, non hanno esperienza ed abilità per quanto riguarda le attività grafiche e soprattutto hanno un’impugnatura della matita non adeguata alla loro età cronologica! Eppure la prima cosa che un bambino deve imparare, prima di arrivare alla scrittura, è come impostare una corretta impugnatura e ciò avviene principalmente con l’inizio della scuola materna.

Sono del parere, però che se il bambino sperimenta una serie di abilità già prima dei tre anni, arriva in età prescolare con dei requisiti minimi che gli permetteranno poi di imparare a scrivere.  Solitamente ciò che il bambino sperimenta, a livello grafico in età prescolare avviene spontaneamente e se non arriva ad un’impugnatura corretta in modo naturale allora va aiutato. Resta sempre a noi genitori il compito, prima delle maestre alla scuola dell’infanzia, di esporre nostro figlio alla conoscenza e all’utilizzo di matite, pennarelli, pittura, ma anche alla manipolazione di pasta, plastilina etc. Spesso purtroppo non coinvolgiamo abbastanza il nostro bambino in queste attività, aspettando l’ingresso alla scuola dell’infanzia e così ci ritroviamo bimbi che in età prescolare hanno carenze sotto questo aspetto.

Il bambino dai tre anni in poi, deve essere in grado di saper tracciare linee orizzontali e verticali, utilizzare le forbici e tagliare pezzetti di carta, poi intorno ai 4 anni riuscire a tagliare una linea retta e poi con il tempo ritagliare varie forme etc… Il bambino riesce a sviluppare le varie abilità grafiche anche grazie alle sue capacità motorie. Quest’ultime prevedono tutte una serie di attività che prevedono utilizzo delle mani e delle dita, che danno la possibilità di sperimentare la forza nelle mani, il controllo nell’avambraccio, la direzione, il movimento delle mani e la coordinazione oculo-manuale. Sono tutte abilità previste per far si che il bambino possa arrivare alla scrittura. Tutto ciò il bambino lo apprende grazie all’esperienza man mano che attraversa delle fasi nel  suo sviluppo psicomotorio.

E come per tutte le aree di sviluppo, anche per l’evoluzione della prensione e quindi dell’impugnatura della matita, vi sono delle fasi:

  • PRENSIONE PALMARE: il bambino afferra la matita senza utilizzare le dita, ma tutto il palmo della mano.
  • PRENSIONE di tipo DIGITALE: gradualmente poi si passa ad un’impugnatura digitale e il bambino comincia a riprodurre vari segni e linee sul foglio muovendo l’avambraccio ed appoggiando il gomito sul tavolo.
  • PRESA A PINZA: la matita viene posizionata fra tre dita (pollice, indice e dito medio), mentre le altre due dita (anulare e mignolo) fanno da sostegno al dito medio. E’ questa l’impugnatura corretta e che consente di scrivere in modo più veloce.

Una volta che il bambino impara ad avere un’impugnatura corretta della matita, per facilitarlo nel percorso di apprendimento della scrittura occorre:

  1. Assicurarsi che la presa dello strumento grafico non sia troppo forte e  quindi che il bambino non stringa molto la matita fra le dita. Ciò lo si può notare se ad esempio ci sono fori ai fogli, oppure la punta della matita si rompe frequentemente.
  2. Posizionare bene il resto del corpo attraverso una seduta corretta. Bisogna stare seduti su di una sedia appropriata di dimensioni (idem per tavolo o scrivania), il sedere va poggiato al centro sula seduta della sedia e i piedi  vanno poggiati al pavimento, la mano che non scrive deve stare ferma e mantenere il foglio sul quale si sta scrivendo.
  3. Utilizzare vari strumenti per le attività grafiche e per la scrittura. Soprattutto all’inizio  il bambino può scegliere se utilizzare penna, pennarelli, matita, etc. L’importante che sperimenta le proprie capacità grafiche. Inoltre per facilitare i bambini nella presa inizialmente si possono utilizzare pennarelli e matite grosse. In commercio esistono anche dei gommini da infilare alla matita per facilitare la presa di quest’ultima e prevedono tre punti di appoggio delle tre dita.

Il bambino va incoraggiato e mai forzato a disegnare, scrivere, colorare… Piuttosto se non mostra interesse per le attività grafiche, e non ne vuole sapere di imparare allora bisogna motivarlo di più. Bastano anche solo 5 minuti al giorno e poi in modo graduale aumentare il tempo. Dapprima si può iniziare con la pittura sperimentando così “il piacere del colore”, senza utilizzare strumenti, ma solo le mani, una volta che aumenta l’interesse del bambino si possono proporre delle nuove attività.

Alcuni “esercizi” utili al bambino per un armonioso sviluppo della motricità globale,  motricità fine, per rafforzare lo schema corporeo, l’orientamento spaziale e la coordinazione oculo-manuale possono essere: giocare a palla, eseguire percorsi motori, ritagliare, infilare, disegnare, colorare, giochi di pregrafismo, etc.

 

 

 

Info sull'autore

Teresa
Teresa
Sono mamma, blogger per passione, laureata in terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, da sempre nel settore della prevenzione e riabilitazione, svolgo il mio lavoro presso studi privati e centri di riabilitazione; collaboro con ludoteche per la presentazione di progetti educativi e ludici in età evolutiva

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