Finalmente è uscito nelle sale cinematografiche il film realizzato dalla Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures, che attendevo ormai da tempo: Inside out! Si tratta di un film di animazione sulle emozioni, ma sono sicura che in questi giorni ne avete sentito parlare tanto per il successo che ha ottenuto! Comunque poichè le emozioni occupano un ruolo importante nella vita di ogni essere umano e soprattutto nei bambini, e nella mia esperienza lavorativa mi trovo spesso ad affrontare, gestire e condividere le emozioni dei miei bimbi, non potevo perdermi questo film. E così in questo week-end sono andata al cinema portando con me la mia famiglia e quale occasione migliore per inaugurare la prima volta di Marta al cinema se non con un cartone con un grande bagaglio emotivo ed educativo come lo è Inside out!
Inside out racconta la storia di Riley, una ragazzina di 11 anni, che è costretta a lasciare la sua città d’origine nel Midwest, per seguire il padre trasferito per lavoro a San Francisco. Una nuova casa, una nuova scuola e una nuova vita! Nella sua mente 5 emozioni (emozioni primarie) che la guidano e che si alternano al comando per aiutare la bambina a vivere le varie situazioni di tutti i giorni. Un equilibrio perfetto sotto al comando di Gioia che gestisce e coordina, facendo in modo che tutto vada per il verso giusto e che la bambina sia sempre felice! Equilibrio che si rompe nel momento in cui Riley è costretta ad affrontare nuove situazioni e a vivere il difficile passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Le emozioni iniziano a trovarsi in disaccordo tra loro, anzi alcune si fanno sentire con più insistenza in momenti sbagliati e tutto nella mente di Riley crolla!
Un cartone animato divertente, colorato, profondo, emozionante, ricco di rappresentazioni e modi geniali per spiegare la mente umana!
Bellissimi sono i personaggi creati per impersonificare le emozioni: ognuno ha un proprio colore ed un proprio carattere che li rispecchia! C’è GIOIA che fa in modo che Riley sia sempre felice. E’ l’emozione che ha più sfaccettature, e per questo è rappresentata da due colori il giallo e il blu. DISGUSTO, di colore verde, impedisce che Riley venga avvelenata sia fisicamente che socialmente. TRISTEZZA è blu, è poco ottimista e non riesce mai ad essere positiva. RABBIA, non poteva non essere di colore rosso, esplode quando le cose non vanno secondo i piani. Infine c’è PAURA, che è di colore viola, che ha come compito principale quello di proteggere Riley.
Coloratissimi labirinti per rappresentare la memoria a lungo termine, ricordi racchiusi in sfere colorate a seconda delle emozioni vissute, la personalità rappresentata da un insieme di isole, ma quello più geniale fra tutto è il simpaticissimo Amico Immaginario (e chi di noi non ha avuto un amico immaginario da bambino?) della nostra protagonista, Bing Bong, elefantino rosa e la sua corsa contro il tempo per non essere dimenticato da Riley. Niente è dato per scontato e tutto ha una senso; tutto rimane nella nostra vita vissuta, tutto impresso nella nostra psiche!
Il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, che tutti noi abbiamo vissuto, è un momento delicato ed importante. Dalla nascita e per tutta l’infanzia, la mente della bambina è gestita da GIOIA. Su questo ho poi riflettuto in questi giorni ripensando anche ad alcune scene di Inside out: in fondo tutti i bambini di base sono felici, gioiosi durante la loro infanzia (almeno così dovrebbe essere) e le altre emozioni subentrano semplicemente per rispondere ad uno stimolo che il bambino riceve (ad esempio nel film la bambina prova disgusto nel momento che il papà le propone un cibo che a lei non piace). Crescendo però non si può pensare di risolvere sempre tutto con la felicità, nè tanto meno possiamo pensare di essere sempre felici. La TRISTEZZA è importante quanto la gioia, così come non è sbagliato arrabbiarsi oppure aver paura di qualcosa. Per mantenere ben solida la nostra personalità abbiamo bisogno del controllo di tutte le emozioni (belle o brutte) ed ogni momento può essere affrontato, vissuto e gestito sotto il controllo di più emozioni insieme.
Cos’altro dire? Inside out è un film per tutti, grandi e piccini. Ognuno può comprenderlo ed interpretarlo come meglio può. Mia figlia Marta di certo non ha capito tutto il film, e il suo messaggio, perchè ha tre anni, ma ha appreso che alcuni stati d’animo hanno un nome ed un volto. Una piccola conoscenza riguardo questo tema l’aveva già avuta partecipando ad un mio laboratorio (Giocando con le fiabe), al cinema si è divertita ed è stata super attenta senza mai perdere un attimo del film!
Un bel cartone per avvicinare adulti e bambini al mondo delle emozioni. Speriamo che ci sia sempre maggiore sensibilità verso queste tematiche.
Non vedo l’ora di vederlo anch’io!! Grazie per il bel resoconto.sai che quando si parla di emozioni alzo le antenne :-)) Un abbraccio
Infatti non puoi perderlo…Grazie! Un abbraccio a te!!