La drammatizzazione nel bambino è un gioco! E’ difatti gioco imitativo, è una simulazione di ruoli, di abitudini, è travestimento, è gioco di mimo arricchito di gesti e parole. La drammatizzazione è un mezzo di espressione e di comunicazione. E’ importante, nel bambino, poter fare questo tipo di esperienza attraverso la partecipazione a laboratori proposti dalla scuola oppure che si svolgono spesso nelle ludoteche, in quanto è un’attività che lo aiuta nel suo percorso di crescita sia da un punto di vista sociale che individuale.

Le attività di drammatizzazione hanno come finalità,infatti, proprio quella di aiutare il bambino ad acquisire consapevolezza del proprio corpo e ad utilizzarlo come mezzo di espressione dei propri vissuti ed emozioni. Il bambino nel corso della drammatizzazione ad esempio di una fiaba impara, a muoversi nello spazio, impara a dialogare e a socializzare con gli altri bambini prendendo consapevolezza dei propri limiti, del proprio essere e di se stesso in generale.

Per questo tale percorso ludico-creativo ha come obiettivo principale quello di sviluppare lo spirito di gruppo e quindi la socializzazione, incentivando la relazione non solo tra i bambini ma anche tra attori e pubblico, aiutando il bambino anche nel suo percorso individuale. Nel gruppo il bambino impara a condividere le idee nel costruire, nel realizzare e rappresentare la storia. Individualmente invece, tale esperienza sviluppa e facilita l’immaginazione, come abbiamo già detto, stimola la capacità creativa, facilita l’espressione di sè, vince la timidezza, permette al bambino di esprimere i sentimenti, le paure, le emozioni, attraverso il corpo e/o attraverso l’uso di oggetti.

Lo strumento in assoluto utilizzato per questo tipo di attività è la fiaba. Attraverso l’ascolto e l’elaborazione di fiabe che magari presentano storie in cui vi sono situazioni problematiche e dove i personaggi superano tali prove, il bambino comprende che è possibile creare legami con gli altri e che si possono superare situazioni che creano difficoltà. In relazione alla fiaba, il bambino utilizza il proprio corpo per mimare ed imitare i personaggi. Sperimenta i travestimenti e allena il suo corpo nell’ascolto e nella narrazione che richiedono nel bambino capacità attentive, logiche e linguistiche. Il bambino drammatizza situazioni, utilizza e si esprime attraverso il linguaggio, apprende nuovi vocaboli ed impara nuovi discorsi. Sviluppa ulteriormente la creatività in quanto in relazione a fiabe che già conosce, ne può inventare di nuove, può proporre nuove situazioni elaborandole e personalizzandole.

Le fiabe  aiutano il bambino soprattutto a cogliere la differenza tra reale e simbolico, tra tempo quotidiano e tempo surreale.

Vi lascio con un pensiero di Gianni Rodari:

La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo…

Info sull'autore

Teresa

Sono mamma, blogger per passione, laureata in terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, da sempre nel settore della prevenzione e riabilitazione, svolgo il mio lavoro presso studi privati e centri di riabilitazione; collaboro con ludoteche per la presentazione di progetti educativi e ludici in età evolutiva