I primi passi? Quando li farà il mio bambino?
La maggior parte dei bambini iniziano a camminare verso i 13 mesi circa, ma può anche capitare che il bambino possa iniziare a camminare già verso i 9 o 10 mesi, o più tardi, verso i 15/16 mesi. Come già sappiamo non tutti i bambini sono uguali.
Spesso capita che alcuni bambini, durante il proprio percorso di crescita e sviluppo, investano più un’area che un’altra, ad esempio alcuni bambini faranno progressi più rapidi da un punto di vista motorio sviluppando dopo le competenze linguistiche; infatti i bimbi che imparano prima a muoversi poi, possono ritardare un pò nello sviluppare il linguaggio e viceversa. Non c’è quindi da preoccuparsi se verso i 18 mesi il bambino non cammina ancora, l’importante è che stia facendo comunque dei progressi. Tuttavia se il bambino supera i 18 mesi e non si mantiene ancora in piedi è consigliabile consultare uno specialista dello sviluppo infantile (neuropsichiatra infantile).
Prima che il bambino possa camminare, ha bisogno di imparare a tirarsi su in posizione eretta. Per raggiungere tale posizione (che di solito avviene intorno ai 8-10 mesi) il bambino si aiuterà aggrappandosi, da seduto, su di una sedia, sul divano, o mobile basso per afferrare gli oggetti che gli interessano. In questo modo rafforzerà bene i muscoli delle gambe e si preparerà alla deambulazione.
Una volta che il bambino impara a tirarsi su in posizione eretta, si sposterà lateralmente accanto ai mobili, alle pareti, o vicino al divano per raggiungere ciò che gli interessa. Tale spostamento, detto a “costiera”, aiuterà il bambino a bilanciare bene il proprio corpo e a rafforzare il tronco e la parte inferiore del corpo. Alla fine cercherà di lasciarsi andare da una parte all’altra del mobile, o di una base d’appoggio e cercherà di fare un passo.
Una volta che il bimbo inizia a muoversi da solo svilupperà sempre più abilità e inizierà anche dalla posizione eretta a passare a quella seduta. Tutto questo tirarsi in piedi, accovacciarsi su e giù, e la deambulazione a “costiera” da un lato all’altro, aiuta il bambino a sviluppare la forza, l’equilibrio e la coordinazione necessarie per camminare.
L’importante è lasciare il bambino libero di esplorare l’ambiente circostante perchè è proprio dall’esperienza e dalla conoscenza che impara a muoversi in modo autonomo.
Marta si è lasciata all’età di 14 mesi; prima si spostava gattonando e si tirava su accanto ai mobili, poi camminava con aiuto, spingendo una sedia, o utilizzando l’apposito carrellino ed infine ha deambulato da sola. Si è lasciata nel momento in cui si è sentita sicura. In quanto mamma, vincere la voglia di spronarla non è stato semplice, ma, conoscendo lo sviluppo motorio, sono riuscita a non forzarla. Tant’è vero che ho preferito non utilizzare il girello, perchè ritengo che anticipando una tappa motoria (la deambulazione) quando il bambino non è ancora pronto, non farà le esperienze necessarie per sviluppare le capacità come l’equilibrio, la coordinazione, lo sviluppo dei muscoli, ecc, necessarie anche per imparare a cadere.
Per Marta, anzichè utilizzare il box, già dal momento che manteneva la posizione seduta in modo autonomo, ho creato un angolo giochi dove poter giocare e divertirsi in tutta sicurezza. E’ bastato mettere il tappeto-gioco (quello con i pezzi ad incastro) e magari dei cuscini dietro la schiena per sostenerla in caso di caduta. Stando a terra pian pianino ha imparato a spostarsi per raggiungere, magari, un gioco posto più distante. Quando Marta ha raggiunto la posizione eretta, preferendo quest’ultima al gattonamento, ha utilizzato un carrellino primi passi, di quelli che si trovano in commercio; in questo modo si è potuta spostare per casa in piena autonomia.
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