Non importa quanti anni abbiamo noi genitori, o quanti anni hanno i nostri bambini, “giocare” fa bene alla famiglia! Ormai anche gli esperti dichiarano che il gioco dà benefici al bambino e alla famiglia se si gioca insieme! Sappiamo quanto il gioco è importante nello sviluppo del bambino, non ci sono tecniche specifiche su come si gioca, nè tantomeno basta solo comprare ai bambini dei giocattoli costosi. Il gioco và anche scelto in base al bambino e alle sue capacità, va inventato, va costruito, condiviso.
Tuttavia ogni bambino sviluppa modalità e forme di gioco diverse a seconda dell’età e del suo sviluppo psicomotorio.
Il bambino di 2 anni ha ormai acquisito un’ indipendenza da un punto di vista motorio, perchè si muove ormai da solo, tende sempre più ad essere autonomo. La tendenza all’indipendenza è infatti visibile un pò in tutte le aree di sviluppo difatti anche il suo linguaggio si è arricchito di centinaia di vocaboli nuovi, nei suoi discorsi il bimbo forma frasi più complete e nonostante la pronuncia non sia ancora del tutto chiara, tali abilità gli permettono di entrare in comunicazione con l’adulto ma anche con i coetanei.
A quest’età i nostri bimbi sono pieni di energia, voglia di imparare e di esplorare, hanno entusiasmo, sono curiosi e vogliono mettere in funzione le abilità acquisite fino ad ora. Imitano molto gli adulti e le loro figure di riferimento e nel gioco riportano spesso ciò che loro vivono quotidianamente.
E’ questa l’età dei giochi di ruolo che si ampliano notevolmente diventando sempre più organizzati e prolungati nel tempo: i bambini fingono di cucinare, dar da mangiare alla bambola, accudirla e mentre giocano, parlano ad alta voce a sè stessi o con i pupazzi, con le bambole etc.
A quest’età non serve acquistare giochi complessi o troppo difficili per l’apprendimento. I bambini di quest’età si divertono con poco, basta semplicemente che il gioco li coinvolga, che sia quindi un gioco/attività divertente per loro e renda gioioso il vostro tempo insieme.
Amano molto le attività fisiche come saltare, arrampicarsi, correre, strisciare, rotolare, giocare con la palla (calciano la palla e provano a lanciarla ed afferrarla), e utilizzano le abilità motorie anche per sperimentare attività creative come suonare gli strumenti o battere gli oggetti tra loro per produrre suoni, ballare (spontaneamente e su richiesta) associando i gesti alle canzoni.
Tra i giochi da proporre ritroviamo inoltre:
- Attività manipolative, esperienze tattili (sabbia, creta, etc), disegno e pittura,
- giochi simbolici e di travestimento,
- lettura di libri,
- costruzioni,
- percorsi ad ostacoli,
- giochi di memoria e giochi di carte (logicamente semplici e adattati all’età), puzzle,
- cantare le canzoncine
I bambini di due anni preferiscono giocare insieme ad altri bambini, ma il gioco a quest’età è di tipo “solitario”, infatti il bambino predilige i suoi spazi di gioco e le sue attività, la relazione con i coetanei è instabile e spesso è caratterizzata da conflitti. Gli adulti devono intervenire in questi momenti ed insegnare loro i comportamenti appropriati. I bambini di quest’età stanno solo iniziando ad etichettare i sentimenti che essi riconoscono in se stessi e negli altri, però il controllo delle emozioni è ancora difficile per loro.
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