L’ingorgo mammario e la mastite sono tra i principali fastidi che possono presentarsi durante l’allattamento al seno, soprattutto nei primi giorni dopo il parto.
Infatti nei primi giorni, subito dopo il parto, i seni restano morbidi e producono il colostro, il primo latte. Entro 72 ore, poi, il seno inizierà a subire dei cambiamenti fisiologici. Esso infatti, potrà presentarsi più sodo, gonfio, caldo, proprio perchè aumenta la produzione di latte. Parliamo di ingorgo mammario fisiologico. Alcune donne sperimentano questo lieve disagio solo per 24 ore, in altre invece può durare anche giorni.
Nelle prime settimane successive alla nascita il seno sarà impegnato a produrre la quantità di latte giusta per soddisfare le esigenze del bambino, infatti il seno si regola nel corso del tempo facendo esattamente la giusta quantità per il bambino. Più il bambino succhia, più latte si produce, e proprio il bambino può aiutare a ridurre l’ingorgo fisiologico succhiando spesso e svuotando il seno frequentemente.
Se invece il seno non viene drenato correttamente, e la sensazione di pienezza o dolore intenso persiste per più di 7-10 giorni parliamo di ingorgo patologico, dove alcuni canali della mammella risultano ostruiti. Il seno quindi essendo gonfio, provaca dolore nella mamma e spesso il bambino fatica ad attaccarsi e a succhiare.
Per risolvere questo problema è importante allattare spesso. Per alleviare il disagio la mamma può prima di ogni poppata massaggiare il seno e la parte dolente e fare degli impacchi caldo-umidi. Se il bimbo continua ad avere difficoltà ad attaccarsi al seno perchè è duro allora meglio svuotare un pò il seno con una tiralatte (o con la spremitura manuale) in modo da rendere almeno la zona intorno all’areola più sgonfia e aiutare il piccolo ad attaccarsi meglio. Il massaggio può essere fatto anche durante la poppata, se la mamma trova beneficio e spesso anche cambiare posizione per allattare può essere un aiuto.
Se poi al seno duro e dolente si associa anche la febbre parliamo di mastite. La mastite è un’infezione batterica del tessuto mammario, che di solito si presenta con febbre alta, e dolore molto intenso alla mammella, di solito colpisce un solo seno. In questi casi è sempre meglio rivolgersi al proprio medico che vi darà l’antibiotico giusto per sconfiggere tale infezione. Di solito i fattori che portano a tale disturbo sono appunto l’ingorgo mammario, l’ostruzione dei dotti o le ragadi. Pertanto attaccare “bene” il bambino al seno è l’unico modo per prevenirli ed evitare la mastite.
Nella mia esperienza di allattamento al seno, ho sofferto per un breve periodo di ragadi ad un seno e solo due volte mi è capitato l’ostruzione di un dotto galattoforo. Mi sono accorta che avevo un dotto ostruito perchè sul seno mi era comparsa una chiazza rossa proprio all’altezza dell’ostruzione, il seno era molto duro e la mia bimba non riusciva ad attaccarsi. Ho risolto con impacchi di acqua calda prima di allattare, ed ho attaccato spesso la bambina al seno per facilitare il drenaggio del seno. In entrambi i casi comunque la miglior cura è stato continuare ad allattare nonostante il fastidio o il dolore (nel caso di ragadi).
L’allattamento resta una bellissima esperienza nella vita di una mamma, ma possono comunque capitare dei piccoli inconvenienti. L’importante è non scoraggiarsi, restare tranquille ed insistere con l’allattamento. Vedrete che in poco tempo si risolve tutto. E’ un momento di adattamento sia per la mamma che per il bambino. Ci vuole solo tanta pazienza!!!
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