Alzi la mano chi di voi ha in casa con i bimbi, lo specchio in camera sempre pulito! Beh! Pulisco lo specchio nella mia camera da letto tutti i giorni ma puntualmente la sera ritrovo sempre, su di esso, qualche impronta di manina o qualche leccatina con la lingua!! Credo capita un po’ in tutte le case frequentate da bambini! Oppure mi sbaglio?!
I bambini, almeno la maggior parte di loro, sono attratti dagli specchi e nel corso del loro sviluppo fanno diverse esperienze con tali oggetti. Lo specchio aiuta il bambino a sviluppare la consapevolezza di sé per questo è importante che il bambino sperimenti anche alcune attività davanti allo specchio.
Inizialmente, quando il bambino è molto piccolo, le prime esperienze con lo specchio lo portano a pensare che l’immagine riflessa sia di un altro bimbo e quindi si fermerà a guardare, ad osservare, magari lo tocca per cercare di entrare in contatto con “l’altro bimbo”, lasciando così le sue manine sullo specchio! Dopo il primo anno di età, realizza che l’immagine che vede riflessa è la sua: magari fa le linguacce, i pernacchi, le smorfie, si tocca le varie parti del viso e del suo corpo. Difatti Matteo, che ha attualmente 20 mesi, si guarda allo specchio e se ha la bocca sporca oppure i capelli alzati, consapevole che è lui, tenta quindi di pulirsi oppure si tocca i capelli per sistemarli. Quando era più piccolo, al contrario, si fermava, sorrideva al bimbo riflesso di fronte a lui e cercava di afferrarlo.
Un test classico e famoso per conoscere il grado di consapevolezza di sé raggiunto dal bambino è il “test della macchia” che consiste nel disegnare un piccolo pallino rosso sul naso del bambino e farlo guardare allo specchio, se guardandosi si toccherà il nasino allora significa che ha già raggiunto piena coscienza del suo corpo ed ha compreso che l’immagine davanti a sé è la propria immagine riflessa. Una volta compreso il funzionamento dello specchio, il bambino si divertirà a giocare davanti ad esso magari indossando un cappello, un foulard oppure un fermaglio etc. Anche la mia bambina Marta ama guardarsi allo specchio: canta, balla, si traveste… insomma da bimba vanitosa una volta davanti ad esso non riesce più a staccarsi per un po’. 😉
Giocare con gli specchi aiuta quindi il bambino a prendere coscienza del proprio corpo, per tale motivo è importante la sua presenza anche nella stanza dei giochi, in quanto davvero potrebbe diventare per lui un accessorio di arredo interessante. Ovviamente per evitare pericoli, meglio usare uno specchio infrangibile.
Le attività e i giochi da fare davanti allo specchio con il bambino piccolo sono numerose. Ecco alcuni esempi che ho sperimentato con i miei bimbi:
- Trucco: dipingersi la punta del proprio naso e lasciare che anche il bambino colori il suo e poi incoraggiarlo a guardarsi, oppure dipingersi le guance, la bocca, etc…
- Disegno: con dei pennarelli lavabili fare disegni sullo specchio oppure stendere la schiuma da barba (che è un’attività sensoriale divertente) e disegnare con il dito.
- Travestimenti: una cesta piena di abiti, accessori, per i travestimenti da far esplorare al bambino.
- Farsi il solletico, saltare con i cuscini, ballare, coccolarsi.
- Imitazione: fare varie espressioni del viso ed attendere che il bambino osservi ed imiti.
- Alcuni specchietti da aggiungere al cestino dei giochi: ci sono dei giochi della prima infanzia che contengono anche piccoli specchi.
- Autonomia: eseguire piccole azioni davanti allo specchio, magari al mattino o quando si è in bagno con il proprio bambino, es asciugare i capelli, oppure lavare la faccia, i denti, le manine etc.
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