Come annunciato qualche settimana fa, Giocando con le fiabe 2 è iniziato. Nella preparazione del programma, ero incerta se iniziare il nostro percorso con la fiaba di Pinocchio o inserirla in una tappa successiva. I bambini, a questa età sognano di essere cavalieri, principesse, eroi… mostri… cose del genere insomma, ed è proprio per questo che mi è sorto qualche dubbio. Ma pensando agli obiettivi che mi ero prefissata per il primo appuntamento della serie e cioè la conoscenza del corpo e dei suoi movimenti quale migliore fiaba se non quella di Pinocchio? Un burattino di legno, immobile, che all’improvviso si ritrova catapultato nel mondo e deve da subito imparare a riconoscere il bene dal male, ad ascoltare la propria coscienza, ad accettare regole e divieti… e soprattutto sperimenta e impara a controllare i movimenti del suo corpo, scegliendo di andare dove vuole… Sfogliando il libro di Pinocchio, pensavo ai bambini e a quante difficoltà affrontano ogni giorno per “sopravvivere”, ed imparare in questo mondo così difficile! E allora… perché no? La prima favola di questo nuovo percorso sarà “Pinocchio”.
Ora passiamo alla parte pratica. Il laboratorio è stato suddiviso in vari momenti:
- Accoglienza in ludoteca
- Lettura della fiaba attraverso il libro e le immagini
- Verbalizzazione con i bambini e racconto della fiaba
- Giochi motori: I bambini divisi in coppie sperimentano i movimenti del corpo. Un bambino è Mangiafuoco e l’altro Pinocchio. Il burattino deve muoversi sotto il comando di Mangiafuoco eseguendo i suoi movimenti.
- Attività grafica: Costruire la sagoma di Pinocchio. Ogni bambino ha colorato, ritagliato e assemblato le varie parti del corpo e a portato con sé la sua marionetta.
Al termine della prima giornata di laboratorio, il dubbio dalla fiaba si è spostato su: sarà piaciuto ai bambini? Il percorso formativo sarà stato recepito? La risposta alla prima domanda l’ho trovata sui volti gioiosi dei bimbi quando ci siamo salutati e questo mi fa pensare che si siano divertiti.
Per quanto riguarda l’esperienza formativa, osservandoli nel corso delle attività, ho notato molti dei bimbi presenti sperimentare la socializzazione, il relazionarsi all’adulto referente e al coetaneo, l’attivarsi nell’ascolto e nella verbalizzazione, l’emergere del proprio vissuto attraverso l’attività strutturata a tavolino… Per alcuni bambini era la prima volta che partecipavano ad un nostro progetto, e non conoscendo l’ambiente hanno chiesto la presenza della propria mamma. Beh, non sempre questo è un bene, infatti, i bambini in nostra presenza (inteso come genitori) sono più inibiti, insicuri e meno liberi di sperimentare spazi e attività. Se riuscissimo invece a “lasciarli”, regalando loro uno spazio ludico in piena libertà… allora potremmo dire di aver raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Il numero elevato dei partecipanti (30 bimbi), ci ha sorpreso e infatti siamo stati costretti a ridurre il programma per poter comunque arrivare alla fine della giornata.
Ringrazio tutti i bambini presenti per aver partecipato… restate collegati con noi… ci vediamo al prossimo appuntamento. Una nuova fiaba ci aspetta!!!
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