favorire la lallazioneIntorno ai sei mesi di vita il bambino inizia a produrre i primi vocalizzi e ad emettere i primi suoni sotto forma di sillabe per comunicare. Tale periodo è indicato con il termine lallazione. Tali vocalizzi nel bambino vanno incoraggiati per favorire lo sviluppo del linguaggio. In questo periodo è importante parlare molto al proprio bambino così da fargli comprendere che il linguaggio è un’attività divertente. E allora come favorire la lallazione nel bambino e come incentivarla? Non è difficile e ogni mamma, o genitore in generale, può aiutare il proprio piccolo. Non c’è bisogno di chissà quanto tempo e può essere fatto nel quotidiano. Sicuro che la maggior parte delle mamme già propone al bambino una serie di “esercizi” senza essere a conoscenza che quel modo di fare può favorire la lallazione ed il linguaggio in generale. Vediamo quali sono:

  1. Parlare con il proprio bambino: Bisogna trovare del tempo per parlare al proprio bambino proprio come si fa quando si parla con un adulto, e cioè prestando attenzione quando lui “parla”. E’ importante sedersi davanti a lui, oppure tenerlo in braccio ma anche mentre lo si porta in giro e quando gli si parla guardarlo sempre negli occhi. Ogni occasione è buona da sfruttare per parlare con lui. Io ad esempio durante il cambio del pannolino, ne approfitto per fargli tante coccole e soprattutto per parlargli, ma i momenti possono essere tanti e diversi durante la giornata. Non importa se non sappiamo cosa dire. La conversazione può essere caratterizzata da suoni, vocalizzi, versi degli animali, paroline… noi mamme siamo piuttosto brave con il nostro “linguaggio maternese” .
  2. Ripetere quello che dice il bambino: quando il bimbo inizia la fase della lallazione, la mamma può ripetere i suoi suoni. E i suoi versetti devono essere ripetuti allo stesso modo in cui il piccolo li ha emessi. Così facendo il bambino comprende che l’adulto gli sta dando la massima attenzione e continuerà proprio per trattenere l’interesse.
  3. Introdurre nuovi versi: emettere dei suoni simili a quelli emessi dal bambino quando quest’ultimo termina il suo vocalizzo. Esempio lui dice “BABA” e noi possiamo continuare con “BEBE”, oppure “BOBO”.

Non dobbiamo dimenticare che è fondamentale parlare lentamente e con discorsi semplici al nostro bambino, anche perché i piccoli prestano sempre molta attenzione ai movimenti della nostra bocca.  Inoltre la nostra positività, gioia aiuta il bambino a comprendere che si tratta di una cosa buona da ripetere quella dei vocalizzi! E non dimentichiamo frasi di autostima e di incoraggiamento, sono importanti! (es. bravissimo!)

Insomma se il vostro piccolo non ha iniziato ancora la fase della lallazione possiamo incoraggiarlo seguendo questi semplici accorgimenti. Come ho detto anche prima, forse noi mamme già lo facciamo, ma non sempre gli diamo tanta importanza ed attenzione. Invece parlare molto, e sempre al nostro bambino può favorire la lallazione ma soprattutto favorisce il linguaggio recettivo ed espressivo (ovvero la capacità di capire i discorsi e la capacità di farli). Tutto ciò è indicato per il bimbo che segue un “normale” sviluppo, ma sono accorgimenti che si possono utilizzare anche con bimbi che magari presentano ritardo nell’acquisizione del linguaggio. Ovviamente queste non sono assolutamente da intendere come indicazioni mediche bensì sono semplici suggerimenti dovuti alla mia esperienza in primis di mamma (che ho sperimentato con i miei figli) e di terapista. Lo scrivo sempre: siamo mamme… genitori… qualsiasi cosa preoccupa del nostro bambino riguardo il suo sviluppo, i suoi atteggiamenti, modi di fare è consigliabile rivolgersi al pediatra oppure ad un medico specialista dello sviluppo infantile.

Info sull'autore

Teresa
Teresa
Sono mamma, blogger per passione, laureata in terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, da sempre nel settore della prevenzione e riabilitazione, svolgo il mio lavoro presso studi privati e centri di riabilitazione; collaboro con ludoteche per la presentazione di progetti educativi e ludici in età evolutiva

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