Oggi Marta ha fatto un bel disegno ed io non potevo farmi sfuggire l’occasione di immortalare il suo primo capolavoro!!! Ogni giorno Marta dedica del tempo a scarabocchiare con i colori, e proprio questa sera ha preso carta e penna e dopo un po’ che era lì tutta impegnata, è venuta verso di me mostrando il foglio ed affermando: “Mamma, Peppa”.
Ha disegnato un cerchio per rappresentare la testa, all’interno delle piccole linee per indicare gli occhi, il naso e la bocca; delle linee esterne alla testa che rappresentano le mani e i piedi. Ed ecco Peppa Pig!
Nella mia esperienza lavorativa, capita, quasi sempre, di analizzare i disegni dei miei piccoli pazienti, poichè la rappresentazione grafica è uno dei momenti inclusi nel setting psicomotorio. Attraverso il disegno, il bambino è capace di esprimere i sentimenti, le emozioni, i propri conflitti, stati d’animo…
Ecco elencate, in breve, le tappe di sviluppo del disegno nel bambino a partire dai 18 mesi.
18-20 mesi: Fase dello scarabocchio (segni della matita sul foglio). I bambini in questa fase sembrano disegnare per il piacere di lasciare tracce sul foglio.
20-24 mesi: il bimbo fa, a piacere, linee verticali, orizzontali o circolari.
3 anni: il bambino attribuisce un significato al suo scarabocchio. E’ quindi presente un’intenzionalità rappresentativa. E’ una fase, che in alcuni bambini, può avere inizio anche a 2 anni e mezzo, se il bambino vive in un ambiente stimolante. Verso la fine del terzo anno i bambini disegnano cose che assomigliano al sole, alle case etc.
3-4 anni: il bambino esce dalla fase dello scarabocchio per entrare nella fase “figurativa”. Emergono le prime figure umane, dette anche “omino testone”(forma rotonda con 2 linee inferiori e 2 linee che partono dalla testa, ovvero testa e gambe e braccia). Ben presto all’interno del cerchio compaiono anche le varie parti del viso.
4-5 anni: alla figura umana il bambino aggiunge il tronco.
6 anni: a quest’età il bambino è interessato anche a disegnare altre cose tipo case, paesaggi, etc.
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