Quest’anno la giornata dedicata alle donne, e cioè l’8 Marzo, sarà celebrata con uno sciopero globale di 24 ore! Il movimento internazionale delle donne ha organizzato questo sciopero contro la violenza e la discriminazione in genere, #nonunadimeno è appunto la rete che ha promosso in Italia lo sciopero, e che già precedentemente si è incontrata a Bologna (il 4-5 Febbraio) nell’assemblea di preparazione di questa giornata individuando 8 punti per l’8 marzo.
La mobilitazione delle donne in 40 paesi del mondo sarà caratterizzata da veri e propri scioperi nelle varie città principali con cortei, ma anche assemblee, flash mob, proteste sul web: sarà una giornata di astensione dal lavoro, dalla cura e dal consumo; ogni donna è invitata a partecipare a tale sciopero anche attraverso uno sciopero bianco o con un tweet storm!
Lo slogan di questa giornata: “Se le nostre vite non valgono, noi ci fermiamo” avrà come sfondo due unici colori il fucsia ed il nero, a differenza del classico colore giallo della mimosa, come emblema le matrioske! Il fucsia già presente alla manifestazione di Roma del 26 novembre scorso, per revocare la Women’s March di Washington del 21 Gennaio; il nero, colore simbolo del Black Monday delle donne polacche scese in piazza il 31 Ottobre dello scorso anno per opporsi alla minacciata proibizione dell’aborto, che è risultata poi una battaglia vinta! Le matrioske sono il simbolo dell’unità della donna nella lotta globale, una dentro l’altra.
Ho letto sul blog Nonunadimeno gli 8 punti riguardanti lo sciopero decisi per l’8 Marzo e mi andava di condividerli con voi. I punti sono:
- La risposta alla violenza è l’autonomia delle donne: protesta contro la trasformazione dei centri Antiviolenza in servizi assistenziali.
- Senza effettività dei diritti non c’è giustizia né libertà per le donne: contro ogni tipo di violenza maschile contro le donne.
- Sui nostri corpi, sulla nostra salute, e sul nostro piacere decidiamo noi: per un aborto libero, sicuro e gratuito.
- Se le nostre vite non valgono, non produciamo: un welfare per tutte e tutti organizzato a partire dai bisogni delle donne.
- Libere di muoverci e di restare: contro ogni frontiera permesso, asilo, cittadinanza…
- Distruggere la cultura della violenza attraverso la formazione: affinché l’educazione alle differenze sia praticata dall’asilo all’università…
- Fare spazio ai femminismi nel movimento: contro la violenza ed il sessismo
- Rifiutare i linguaggi sessisti e misogini: contro l’immaginario mediatico misogino, razzista, sessista…
L’8 Marzo ogni donna, singolarmente, è libera di aderire o meno allo sciopero, ed è libera di festeggiare come meglio sente questa giornata, siamo così avanti in tante cose ma i problemi di emancipazione ancora esistono… nel mondo, nella società attuale le donne combattono ancora per avere uguali opportunità. Probabilmente non condividiamo e approviamo tutti e gli otto punti dello sciopero, ma è importante, almeno un giorno all’anno, fermarsi, per ricordare da dove siamo partite un secolo fa e capire i progressi fatti fino ad oggi. Pochi? Molti? Ad ognuna le proprie riflessioni, ma di certo siamo ancora lontane dal sentirci libere di vivere a pieno tutte le opportunità, i momenti, le sensazioni, gli sfoghi che la vita ci riserva.
Commenti